SCU

Cosa il Servizio Civile

Il Servizio civile universale la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio di difesa, non armata e non violenta, della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, attraverso azioni per le comunit e per il territorio.

Il Servizio civile universale rappresenta una importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale per i giovani, che sono un’indispensabile e vitale risorsa per il progresso culturale, sociale ed economico del Paese.

I settori di intervento in Italia e all’estero nei quali gli Enti propongono i progetti che vedono impegnati gli operatori volontari sono:

assistenza

protezione civile

patrimonio ambientale e riqualificazione urbana

patrimonio storico, artistico e culturale

educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, dello sport, del turismo sostenibile e sociale

agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversit

promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo

promozione della cultura italiana all'estero e sostegno alle comunit di italiani all'estero.

Cenni di storia

Il servizio civile nasceva nel 1972 come diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare; era quindi alternativo alla leva e in quanto tale obbligatorio. Quasi trent’anni dopo, con la legge 64 del 6 marzo 2001, veniva istituito il servizio civile nazionale su base volontaria, aperto anche alle donne.

Nel 2005 viene sospeso il servizio di leva obbligatorio, mentre prosegue il percorso di crescita del servizio civile su base volontaria.

Nel 2017, con il decreto legislativo n. 40, il servizio civile da nazionale diventa universale, con l’obiettivo di renderlo un’esperienza aperta a tutti i giovani che desiderano farla.

L’11 dicembre 2020 stata istituita, con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri, la “Giornata nazionale del Servizio civile universale”, fissata per il 15 dicembre di ogni anno, al fine di attribuire un adeguato riconoscimento al meritevole impegno e dedizione di tutti i giovani che partecipano all’attuazione del servizio civile universale, anche con riferimento al ruolo svolto per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile enunciati nell’Agenda 2030 dalle Nazioni Unite.

In attuazione di quanto previsto dalla riforma del 2017, ogni singolo progetto parte di un pi ampio programma di intervento che risponde ad uno o pi obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e riguarda uno specifico ambito di azione individuato tra quelli indicati nel Piano triennale 2023-2025 per la programmazione del servizio civile universale.

Le novit del Servizio Civile Universale

Il nuovo sistema riconosce inoltre agli operatori volontari del servizio civile universale impegnati in interventi da realizzarsi in Italia la possibilit di effettuare il servizio, per un periodo di tre mesi, in uno dei Paesi dell’Unione europea, al fine di rafforzare il senso di appartenenza all’Unione nonch di facilitare lo sviluppo di un sistema europeo di servizio civile.

In alternativa i giovani volontari, per il medesimo periodo, possono usufruire di un tutoraggio finalizzato alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro.

A favore dei giovani previsto il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze acquisite, al fine di consentirne l'utilizzo in ambito lavorativo e nei percorsi di istruzione, nonch un modello flessibile di servizio civile con una durata da modulare in base alle esigenze di vita e di lavoro dei giovani (otto-dodici mesi)

 

Il Servizio civile offre:
- progetti con durata tra 8 e 12 mesi

- 25 ore settimanali oppure con un monte ore annuo che varia, in maniera commisurata, tra le 1.145 ore per i progetti di 12 mesi e le 765 ore per i progetti di 8 mesi, articolato su cinque o sei giorni a settimana

- almeno 80 ore di formazione

- crediti formativi

- attestato di partecipazione al Servizio civile

- riconoscimento e valorizzazione delle competenze acquisite

- valutazione dell’esperienza nei concorsi pubblici con le stesse modalit e lo stesso valore del servizio prestato presso la Pubblica Amministrazione e pu valere come titolo di preferenza

- riconoscimento del servizio ai fini del trattamento previdenziale (riscattabile)

- assegno mensile di 507,30 euro;

- permessi di assenza variabili proporzionalmente al periodo di servizio (20 giorni per 12 mesi)

- altri permessi straordinari per circostanze specifiche come la partecipazione ad esami universitari, la donazione del sangue, ecc

- progetti che prevedono un periodo di tutoraggio (di 1, 2 o 3 mesi) per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro o un periodo da uno a tre mesi in uno dei paesi dell’Unione Europea.

- accesso preferenziale per i giovani con minori opportunit, per i progetti di servizio civile universale che lo prevedono

- possibilit di svolgere il servizio civile digitale o ambientale.

 

Perch scegliere di svolgere il Servizio Civile

un’esperienza di cittadinanza, al servizio del prossimo e del bene comune

un impegno per gli altri

una partecipazione di responsabilit

un’occasione per crescere confrontandosi

un modo per conoscere diverse realt, per capire e condividere

uno strumento di pace e di integrazione

una crescita professionale

una forma di aiuto a chi vive in disagio o ha minori opportunit

un atto di amore e di solidariet verso gli altri

un’occasione di confronto con altre culture

una risorsa per il Paese

un’esperienza utile per avvicinarsi al mondo del lavoro.

 

Chi sono i soggetti che fanno parte parte del sistema SCU:

gli operatori volontari, giovani che decidono di dedicare un periodo della propria vita al Paese e agli altri, svolgendo le attivit di Servizio civile nel settore prescelto

gli Enti promotori dei programmi di intervento, soggetti pubblici e privati iscritti all’Albo del Servizio civile

l’intera comunit, che raccoglie i benefici grazie alla realizzazione dei progetti di Servizio civile.

lo Stato, attraverso il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, le Regioni e le Province autonome che gestiscono l’intero sistema

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