Dicono di Noi...

 

«un grazie va anche alla formazione che abbiamo fatto che ci ha aiutato molto nello svolgere le nostre attività, acquisendo conoscenze nuove e utili per la realizzazione del progetto; per non parlare dell’esperienza bellissima che abbiamo vissuto quando ci siamo recati presso la sede di Expoitaly per seguire i corsi. Le conoscenze acquisite, lo scambio di idee e di opinioni, anche con i volontari degli altri comuni, sono state importanti e utili sia per quanto riguarda il conseguimento degli obiettivi progettuali, sia dal punto di vista personale e professionale».

Dai volontari del progetto “Obiettivo Anziani”, Comune di Quindici, anno 2014/2015


«Io, Operatore Locale di Progetto del Servizio Civile. Ricordo ancora il giorno che arrivò un fax, quasi anonimo nei contenuti, di richiesta di adesione ai progetti di Servizio Civile. Il nostro sindaco, da sempre interessato a far partecipare i ragazzi di Castel San Vincenzo a progetti di Servizio Civile, mi disse di compilare la richiesta di adesione e di inoltrarla. Feci come mi disse. Inviai quel fax, ma con molto scetticismo. Dentro di me, pensavo che non avremmo avuto alcun riscontro. Tra tanti comuni italiani, molto più grandi del nostro, staranno a pensare proprio a Castel San Vincenzo!!! Non avrei mai pensato che, dopo un po’, saremmo stati contattati per aderire formalmente ai progetti proposti dall’Associazione Expoitaly, nostra preziosissima partner con la quale si è instaurato un rapporto estremamente concreto, tanto che sono ormai sei anni che il nostro Comune è stabilmente nel novero delle municipalità italiane destinatarie dei progetti di Servizio Civile. Quindi, mi sono ritrovata OLP, Operatore Locale di Progetto del Servizio Civile. Ma chi è l’OLP? Si tratta di una figura professionale che ha il compito di coordinare le attività dei volontari chiamati a realizzare il progetto. In altre parole avrei dovuto trasmettere le mie competenze ed esperienze al volontario, rivestendo la figura di “maestro” o meglio di Tutor, termine del lessico moderno. La cosa mi spaventava non poco!avrei dovuto contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale del giovane volontario. La carta di impegno etico del Servizio Civile nazionale presuppone come metodo di lavoro “l’imparare facendo” a fianco di persone più esperte in grado di trasmettere il loro saper fare ai giovani, lavorandoci insieme, aiutandoli a crescere, valorizzando al massimo le risorse personali di ognuno. Ci ho provato in questi sei anni di attuazione progettuale di Servizio Civile, e alla fine credo di essere riuscita bene nella mia missione. Certo, i primi anni sono stati difficili, ma con il trascorrere del tempo l’esperienza e la collaborazione con i tanti volontari che in questi anni si sono avvicendati nelle stanze del Servizio Civile comunale ha fatto maturare anche me. Ora questo incarico mi entusiasma; stare a contatto con questi ragazzi mi fa sentire viva e piena di energie. Auguro a me stessa di poter continuare a collaborare con l’Associazione Expoitaly che ci ha dato questa grande possibilità, per poter mettere a disposizione di altri giovani la mia esperienza e farli avvicinare più possibile con il mondo del lavoro ma anche del volontario».

Dalla rivista “Oggi al centro” – numero 0, a cura di Annarita Iannotta, Responsabile del Servizio Civile del Comune di Castel San Vincenzo, anno 2013/2014
 


«Attraverso gli incontri di formazione, organizzati dall’Associazione Expoitaly presso la loro sede di Torre del Greco, a cui abbiamo partecipato con i volontari degli altri comuni, siamo venuti a conoscenza degli obiettivi progettuali, le attività e la conoscenza del territorio a cui si rivolge il servizio. I formatori ci hanno illustrato con cura gli obiettivi per i quali è nato il SCN e ci hanno reso più consapevoli sul significato della scelta di parteciparvi».

Dai volontari del progetto “Laboratori per la Pace”, Comune di Ravello, anno 2012/2013.


«Grazie a tutto lo staff di Expoitaly abbiamo imparato a lavorare in gruppo, a gestire lavori a breve e lungo termine e soprattutto abbiamo capito cosa significa la responsabilità del lavoratore».

Dai volontari del progetto “Laboratori per la Pace”, Associazione Expoitaly, anno 2012/2013.
 

«Grazie alla formazione generale e a quella specifica a distanza, messe a disposizione dall’Associazione Expoitaly, i ragazzi hanno imparato a redigere il proprio Curriculum Vitae,  conoscere molte istituzioni e associazioni che si occupano di diritti umani ed anche il percorso legislativo che ha portato alla loro affermazione».

Dai volontari del Comune di Alfedena, anno 2012/2013.
 

«Ho avuto delle ottime guide, Valeria e Fabio Altiero, che hanno imparato a conoscermi anche solo telefonicamente. Devo riconoscere che abbiamo esagerato col numero di telefonate anche per la risoluzione di piccoli problemi. Anche se devo ammettere di essermi annoiata un po’ all’inizio, con la formazione generale tutto è cambiato ed in noi è scattata la giusta molla».

Dai volontari del Comune di Roccarainola, anno 2009/2010.
 

«Expoitaly ci ha proposto di aderire ad un progetto per la creazione di un libro contenente disegni sulla pace realizzati dai bambini. Abbiamo organizzato degli incontri in due classi delle scuole elementari in cui abbiamo letto un libro, inviatoci da Expoitaly, dal titolo “La pianta magica”. Dopo la lettura del testo abbiamo discusso con i bambini utilizzando gli spunti propostici da Expoitaly».

Dai volontari del progetto “Bibliopolis”, Comune di Flumeri, anno 2008/2009.


«Ringraziamo l’Associazione Expoitaly per l’opportunità di crescita formativa che ci ha concesso di vivere».

Dai volontari del Comune di Puglianello, anno 2008/2009.


«In occasione della “Giornata Mondiale del Libro” promossa dall’UNESCO del 23 aprile, abbiamo organizzato un incontro con le scuole locali per la lettura di un libro, inviatoci dall’Associazione Expoitaly, dal titolo “Lo straordinario incontro del lupo Hokusai”. Alla fine dell’incontro abbiamo proposto ai bambini di realizzare dei disegni sul tema della pace, che poi abbiamo inviato all’Associazione».

Dai volontari del progetto “Bibliopolis”, Comune di Liveri, anno 2008/2009.


«La possibilità che ci è stata data dalla vostra Associazione e dall’Ente che ci ha ospitati per l’intero anno è stata un’occasione di crescita lavorativa e personale; infatti, grazie al costante supporto che ci è stato dato, è stato possibile capire bene il nostro lavoro e soprattutto come funziona un ente pubblico. Vi ringraziamo per averci supportato e seguito in ogni attività».

Dai volontari del Comune di Casalduni, anno 2008/2009.


«Il Servizio Civile è si un impegno,un’occasione per crescere confrontandosi, una prima esperienza nel mondo del lavoro, una crescita professionale , ma è soprattutto “un atto di amore e di solidarietà”. Per questo giovani il mio suggerimento è di amare voi stessi, ma soprattutto gli altri. Questo è Servizio Civile».

Dai volontari del Comune di Flumeri, anno 2006/2007.
 

«Gli obiettivi di cui ha parlato Fabio Altiero come l’eliminazione della fame, assicurare l’istruzione primaria, la riduzione della mortalità infantile, sono senz’altro alcuni tra i principali problemi nel mondo che ci riguardano molto da vicino e a cui tutti sono sensibili. Nei nostri tempi la povertà, l’analfabetismo , la disparità delle donne, il razzismo sono il segno più evidente e grave di una disuguaglianza che deve essere superata poiché vivere degnamente e liberamente è un diritto dell’uomo che va difeso come ogni diritto e valore umano, etico e religioso … E’ stato bello poter imparare tante cose nuove ed interessanti e persino collaborare con il Sindaco. Questo periodo di collaborazione certamente non è stato meno produttivo poiché abbiamo dato comunque il nostro contributo per offrire servizi ai cittadini. Giunte al termine di questa nostra esperienza vogliamo ringraziare l’On. Ing. Massimo Palombi e il Presidente dell’Associazione Expoitaly , il Dott. Antonio Altiero e il tutor del Servizio Civile, il Dottor Fabio Altiero per aver dato a noi e a tanti altri questa opportunità formativa e lavorativa e ci ha permesso di imparare dagli altri e forse anche di insegnare qualcosa agli altri».

Dai volontari del Comune di Pimonte, anno 2005/2006.


«Per quanto concerne quest’anno di lavoro possiamo affermare che il Servizio Civile Nazionale Volontario ha dato a tutte noi la possibilità di comprendere concretamente cosa significa agire all’interno dei progetti di solidarietà,cooperazione ed assistenza. Solamente con quest’esperienza abbiamo potuto capire il vero significato di “Cittadinanza attiva e responsabile“ : in genere , si pensa che il contributo di un singolo individuo non possa apportare miglioramenti alla società, ma ciò non è assolutamente vero! Ognuno di noi ha la possibilità, e forse anche il dovere, di promuovere la solidarietà, e difendere l’ambiente e il patrimonio culturale e storico della propria patria: chi sceglie il Servizio Civile si impegna a perseguire tale obiettivo. Dunque,la difesa della Patria , dove con essa non si rinvia solo al concetto di “confine nazionale”, quanto piuttosto all’idea di una comunità di persone che vivono all’interno di tale confine,non è compito delegato ed assolto dalle forze armate,ma da tutti i cittadini. Questi ultimi possono contribuire meglio di chiunque altro alla costruzione della Pace mediante l’utilizzo di strumenti pacifici a loro disposizione. Non si può avere una società solidale ed attiva senza una partecipazione responsabile di tutti i suoi costituenti. Noi volontarie ringraziamo vivamente il Servizio Civile Nazionale Volontario per averci dato la possibilità di fare questo cammino in gruppo, confrontandoci a vicenda ed arricchendo così le nostre esperienze personali».

Dai volontari del Comune di Casavatore, anno 2005/2006.

 

 

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